La pre-menopausa è un periodo di cambiamenti. Cosa aspettarci, come aiutare a migliorare la qualità di vita?
Terapie classiche e medicina d’avanguardia.

Orgasmo simultaneo? Meglio prima lei?
I tempi a volte sono importanti per la salute sessuale. Anche femminile.

L’eccitazione sessuale è una fase chiave per un buon rapporto erotico.
Esistono due circuiti che interagiscono tra di loro.
Conoscerli può essere utile per gioire in coppia e imparare a giocare sotto il lenzuolo.

Il clitoride ha molteplici funzioni. Conoscerlo ed esplorarlo rappresenta un punto cruciale per una soddisfacente vita sessuale. La fisiologia del clitoride spiega alcune disfunzioni sessuali, tra cui anorgasmia e vulvodinia. Le terapie più efficaci rispettano l’origine embriologica e si basano su ormoni ad applicazione locale.

La mancanza di sanguinamento durante l’assunzione della pillola non è una patologia ma il modo di funzionare dei contraccettivi orali di nuova generazione. Non sempre però non vedere la perdita periodica è gradita. La tipologia di pillola va scelta insieme alla paziente, rispettando anche il desiderio di continuare a “mestruare”.

Esistono sextoys per stimolare il clitoride. Hanno funzioni ed indicazioni diverse. Ecco una semplice guida alla scelta del più indicato

Quando si cerca un figlio si tende, a torto, a concentrare i rapporti nel periodo fertile. Qualche nozione di fisiologia della riproduzione può aiutare…

L’uso del Cannabidiolo (CBD), derivato della Cannabis, sembra essere una grande promessa nella terapia per la Vulvodinia.
Particolarmente efficace è il trattamento con crema al CBD in elettroporazione a livello del vestibolo.

Meglio la spirale in rame o quella medicata con Levonorgestrel?
Questa è una delle domande più frequenti che mi sento rivolgere dalle pazienti in corso di consulenza sui metodi contraccettivi.
Non vi nascondo che adoro la spirale classica mentre considero quella medicata un presidio medico, una terapia, con precise indicazioni.

Quando si parla di dolore sessuale, i termini più usati sono Vulvodinia, Vaginismo e Dispareunia. Si tratta di tre entità nosologiche distinte, con caratteristiche cliniche diverse, che richiedono approcci diagnostici e terapeutici differenti.

È possibile che i disturbi urinari siano dovuti a carenza di ormoni? I motivi e le terapie in questo nuovo articolo.

Per spiegare i due principali aspetti clinici della Vulvodinia ci viene in aiuto la P.N.E.I.

La sensazione di discomfort urinario che compare nelle 12-36 ore dopo un rapporto sessuale prende il nome di cistite post-coitale.
In un precedente articolo avevo sottolineato le radici di questo problema.

Nella valutazione clinica della paziente con Vulvodinia, cioè con quel particolare stato di discomfort vulvare che dura da almeno tre mesi e che non sembra essere correlato ad una causa chiaramente identificabile, emerge di frequente la coabitazione di due elementi, la neuropatia e l’ipertono muscolare.