Dr. Maria Cristina Iannacci
Spec. in Ginecologia e Ostetricia
www.iannacci.it
Il Progesterone è un ormone fondamentale per la salute e la fisiologia femminile. Viene prodotto dal corpo luteo, cioè da quel che resta del follicolo dopo l’ovulazione, sotto stimolo dell’LH, ormone luteinizzante secreto dall’ipofisi. Raggiunge un picco ematico una settimana dopo lo scoppio del follicolo e, se non si instaura una gravidanza, diminuisce sempre più fino alla mestruazione. Ha l’importantissimo compito di mitigare l’esuberanza proliferativa degli estrogeni, contribuendo a rendere l’endometrio accogliente per un eventuale embrione. Ha effetti benefici anche a livello del sistema nervoso centrale e protettivi sulla mammella.
Ne consegue che i sintomi da carenza di progesterone spaziano da cicli corti, molto abbondanti, gonfiore addominale e del seno a ipofertilità, tono dell’umore variabile…
I deficit di progesterone vanno curati. Per migliorare la qualità di vita, per la regolarità mestruale, per la fertilità ma anche per la salute della donna, perché l’eccesso di estrogeni non bilanciati dal progesterone è l’anticamera della formazione di polipi endometriali, fibromi uterini e può portare emorragie uterine con anemia, patologie mammarie e sindromi psichiche.
Quali terapie?
Esistono progestinici di sintesi molto efficaci nei quadri acuti ma non privi di effetti collaterali nei trattamenti più prolungati. Si preferisce in questi casi optare per l’ormone naturale, il progesterone, che può essere assunto per via vaginale, la migliore per efficacia e tollerabilità, ma utilizzabile anche per bocca con un po’ di accortezza (meglio di sera!) per gli effetti sul sistema nervoso centrale, capogiri ed instabilità. Gli schemi sono fondamentalmente due, ciclico e continuo. La modalità ciclica prevede 12-14 giorni di terapia dall’ovulazione in poi, circa dal 14^ giorno del ciclo o anche prima se si vuole “allungare” il periodo senza flusso in cicli corti. Nello schema in continuo, invece, l’assunzione è giornaliera, o più volte durante il giorno, senza pause.
Il progesterone di cui parlo è lo stesso ormone prodotto dal nostro organismo, è biologicamente identico, bioequivalente, prodotto da ditte farmaceutiche, standardizzato per qualità e quantità e totalmente gratuito con richiesta del medico di base.
Esiste anche l’ormone bioequivalente di derivazione vegetale, dalla Dioscorrea villosa trattata in laboratorio farmaceutico per arricchirla di desinenze biochimiche con affinità per i recettori ormonali. In questo modo dal materiale iniziale otteniamo un vero e proprio ormone con effetti biologici. La standardizzazione però è difficile, la qualità e la precisa quantità di farmaco è… farmacista-dipendente e il preparato galenico si paga, e non poco.
A dire il vero, la possibilità di allestire compresse sublinguali, da succhiare con dosaggio variabile o gel vegetali per applicazione transdermica con dosaggio personalizzabile rende i preparati galenici bioidentici/bioequivalenti molto richiesti e molto maneggevoli.
Sebbene la prima scelta rimanga il preparato farmaceutico dell’ormone naturale, il bioidentico di origine vegetale trova ampia applicazione nelle combinazioni ormonali della pre-menopausa, nelle TOS e in tutti i casi in cui è necessaria o più gradita una via di somministrazione alternativa o si voglia cucire su misura il dosaggio da sommministrare.
Dr. Maria Cristina Iannacci
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