Dr. Maria Cristina Iannacci
Spec. in Ginecologia e Ostetricia
Perf. in Sessuologia Clinica, Medicina Tradizionale Cinese, Omotossicologia, PNEI
www.iannacci.it
Gi ormoni bioidentici sono ormoni a tutti gli effetti. Hanno affinità per i recettori, li attivano ed inducono effetti biologici e clinici. Hanno effetti collaterali e controindicazioni. Pensare che siano più leggeri, senza rischi, perché derivati da una sostanza vegetale rispetto a quelli di sintesi è non solo sbagliato dal punto di vista scientifico ma pericoloso se assunti senza l’intervento diretto di un medico davvero esperto e preparato.
Tecnicamente gli ormoni bioidentici sono il risultato di trattamenti biochimici operati dal farmacista su una sostanza derivata dalla Dioscorrea villosa. È inevitabile che il risultato del prodotto galenico sia dipendente dalla materia prima e dall’operato del farmacista, quindi facilmente non otterremo lo stesso identico prodotto e di conseguenza l’effetto clinico può risultare diverso da preparato a preparato dello stesso farmacista o dalla medesima formula applicata da farmacisti diversi a partenza dalla stessa sostanza. Si dice che il farmaco non è standardizzato, a differenza dei farmaci tradizionali, di sintesi creati e commercializzati da ditte farmaceutiche.
Questo è il più importante difetto degli ormoni bioidentici, che la utilizzatrice e il prescrittore devono tenere presenti, insieme al costo sicuramente più alto del corrispondente naturale, quando presente, beta estradiolo, estriolo e progesterone.
Quindi solo note dolenti?
Assolutamente no, gli ormoni boidentici sono molto richiesti e prescritti perché offrono qualcosa di diverso nell’ambito delle terapie sostitutive e antiaging.
1. I preparati galenici in gel vegetale (pentravan, liposomal gel …) permettono la somministrazione transcutanea, transmucosale (genitali esterni) di sostanze che in Italia non possono essere prescritte per via orale o iniettiva (testosterone, DHEA).
2. La somministrazione transdermica di preparati estroprogestinici permette alle donne con rischio cardiovascolare non trascurabile di avvicinarsi alla TOS con più serenità (in realtà anche con le terapie classiche sostitutive può essere intrapresa questa via di somministrazione ma avere un unico gel da applicare giornalmente risulta decisamente più agevole, benché dispendioso).
3. Ormoni bioidentici possono essere anche inseriti in preparati per uso sublinguale, una sorta di caramelle da succhiare. Anche in questo caso, come per le creme-gel, il cocktail di farmaci può variare e viene scelto dal medico (ed illustrato al paziente!!!).
La mia esperienza in questi anni di utilizzo degli ormoni bioidentici mi inducono a consigliare questi preparati per i trattamenti che richiedono a) il testosterone o l’associazione testosterone/estriolo (sindrome genitourinaria, atrofia e distrofie vulvari, ripristino di una buona sessualità in menopausa, vulvodinie con grossa componente infiammatoria mucosale del vestibolo, antiaging sessuale…), b) il DHEA o l’associazione DHEA/Pregnenolone nei programmi antiaging con significativa componente di endocrinosenescenza e sofferenza del Sistema Nervoso Centrale e c) betaEstradiolo o combinazione betaEstradiolo/Progesterone come TOS (terapia ormonale sostitutiva) in chi non vuole l’approccio classico con prodotti di sintesi.
La mia esperienza in questi anni di utilizzo degli ormoni bioidentici mi inducono a consigliare questi preparati per i trattamenti che richiedono a) il testosterone o l’associazione testosterone/estriolo (sindrome genitourinaria, atrofia e distrofie vulvari, ripristino di una buona sessualità in menopausa, vulvodinie con grossa componente infiammatoria mucosale del vestibolo, antiaging sessuale…), b) il DHEA o l’associazione DHEA/Pregnenolone nei programmi antiaging con significativa componente di endocrinosenescenza e sofferenza del Sistema Nervoso Centrale e c) betaEstradiolo o combinazione betaEstradiolo/Progesterone come TOS (terapia ormonale sostitutiva) in chi non vuole l’approccio classico con prodotti di sintesi.
Le applicazioni sono davvero tante ma, ripeto, non vorrei che passasse il messaggio che si tratta di terapie più leggere, meno impattanti, meno pericolose in caso di patologie preesistenti estrogeno dipendenti, es. tumore al seno, tumore dell’endometrio.
Per alcune prescrizioni è prevista la ricetta di specialisti in ginecologia, andrologia ed endocrinologia. Per altri purtroppo qualsiasi medico può prescrivere questi ormoni con il pericolo, non effettuando un accurato controllo clinico ed ecografico ginecologico prima e durante la terapia, di non controllare effetti collaterali potenzialmente seri.
Dr. Maria Cristina Iannacci
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