CISTITE POST-COITALE. E se fosse vulvodinia?

Dr. Maria Cristina Iannacci
Ginecologa e Sessuologa

La sensazione di discomfort urinario che compare nelle 12-36 ore dopo un rapporto sessuale prende il nome di cistite post-coitale.
In un precedente articolo avevo sottolineato le radici di questo problema. Da un lato la risonanza delle mucose uretrali e vescicali in risposta ad un intestino sofferente, quasi a configurare un locus minoris resistentiae della paziente per cui ogniqualvolta si insulti l’intestino (dieta non ottimale, stress…) le citochine infiammatorie qui prodotte risvegliano il sistema immunitario proprio delle basse vie urinarie e lo stimolo meccanico del coito scatena l’inferno. Dall’altro la carenza di ormoni, estrogeni e testosterone, che toglie elasticità, plasticità, umidità impedendo fisicamente la partecipazione “erotica” delle mucose, con traumi, escoriazioni fino a veri e propri taglietti soprattutto a livello dell’area paraclitoridea e della forchetta. Infine, la condotta sessuale non ottimale nell’economia uretrale per cui la penetrazione avviene troppo precocemente, quando i corpi cavernosi del manicotto che avvolge lo sbocco dell’uretra non sono del tutto espansi, non proteggendo in definitiva l’uretra dalla risalita meccanica di germi presenti su vestibolo e labbra durante i movimenti coitali.
Perché penso che alcune forme di cistite post-coitale possano essere sintomo di vulvodinia?
La definizione di vulvodinia racchiude anche il sintomo uretrale senza causa apparente e la valutazione clinica secondo i canoni della vulvodinia della paziente con cistiti ripetute che seguono il rapporto sessuale può evidenziare uretralgia e/o vestibolodinia allo swab test ma soprattutto ipertono dei muscoli del pavimento pelvico, in particolare dei parauretrali. Ecco quindi che associare una terapia che tenga conto di questi due aspetti clinici (farmaci antinociplastici, miorilassanti locali e fisioterapia) si rivela particolarmente efficace in collaborazione e non in competizione con le classiche terapie, Dmannosio, citochine antinfiammatorie, creme con ormoni bioidentici ecc…
Affrontare la problematica cistite post-coitale da diversi punti di vista può essere l’arma vincente nei confronti di una affezione che mina notevolmente la qualità di vita e il benessere sessuale della donna e della coppia.

Dr. Maria Cristina Iannacci
www.iannacci.it