TERAPIA TOPICA PER IL CALO DEL DESIDERIO SESSUALE – Testosterone + Estriolo la più efficace

Dr. Maria Cristina Iannacci

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Il calo del desiderio sessuale che sia abbatte sulla donna, non su tutte in realtà, nel periodo perimenopausale, è causato dalla riduzione degli ormoni steroidei prodotti dall’ovaio. Il Sistema Nervoso Centrale soffre della carenza di Estrogeni, Progesterone e Testosterone e tra i sintomi di disagio spesso compare, oltre a vampate, basso tono dell’umore, nervosismo ed insonnia, la minore spinta a ricercare un comportamento sessuale attivo (definizione scientifica di desiderio sessuale).

Questo sintomo così negativamente impattante sulla qualità di vita della donna e della coppia può essere efficacemente trattato con terapie sostitutive per via topica, cioè transdermica e/o con applicazione sui genitali esterni di preparati galenici contenenti ormoni, di sintesi o bioidentici.

I più usati sono il testosterone propionato e il testosterone bioidentico.

Il testosterone propionato è un ormone di sintesi, molto efficace e potente, non scevro però di effetti collaterali da accumulo come pelle impura, qualche pelo in eccesso… Il testosterone bioidentico invece è di derivazione naturale da una pianta, la Dioscorrea villosa, manipolata in laboratorio dal farmacista, sottoforma di preparato galenico, in modo tale da presentare terminazioni biochimiche con affinità per i recettori del testosterone presenti in vari distretti del corpo. In soldoni, mentre il primo è standardizzato e la dose da somministrare alla paziente è scelta dal medico specialista, ginecologo o endocrinologo, la seconda formulazione è farmacista-dipendente, inevitabilmente molto variabile come effettivo dosaggio biodisponibile del preparato galenico. Cosa orienta la scelta di un farmaco rispetto all’altro? L’esperienza del medico prescrittore e la modulazione della terapia in funzione della risposta della paziente.

C’è però un altro punto fondamentale da tenere presente nella gestione del trattamento del desiderio sessuale ipoattivo. Studiando la derivazione embriologica (v. altro articolo sul blog) del tratto genitale inferiore, sappiamo che i recettori per il testosterone sono più presenti nelle strutture esterne, mentre internamente e nella bassa via urinaria prevalgono recettori per gli estrogeni. Studi di endocrinologia e intracrinologia sono arrivati alla conclusione che la coesistenza, seppur con percentuali diverse, di recettori per gli ormoni estrogeni e testosterone, cosí come succede nel Sistema Nervoso Centrale, fa presupporre un’intensa interazione fra gli ormoni. Si è ipotizzato che il recettore per il testosterone sia estrogeno-dipendente, cioè per attivarsi deve essere in un certo senso acceso da una minima quota di estrogeno, anche debole.

Ne consegue, quindi, che fondamentale nel trattamento del calo del desiderio sessuale in peri- e soprattutto in post-menopausa è l’utilizzo di testosterone associato ad una piccola quota di estrogeno, meglio se debole, come l’Estriolo, che a differenza dell’Estradiolo non ha effetti a distanza e non deve essere compensato dal Progesterone (v. articoli su HRT nel blog).

Ecco perché la terapia che io prediligo da tempo è il prodotto galenico Testosterone, bioidentico o propionato, sempre associato ad Estriolo in gel vegetale Pentravan/gel liposomiale, nella stessa confezione munita di dosatore e l’applicazione sarà in parte sui genitali esterni in parte sul polso. Un’alternativa, che rimane comunque in base alla mia esperienza clinica meno efficace dal punto di vista sistemico, può essere il Testosterone in crema locale o gel liposomiale ed Estriolo in ovuli vaginali.

Come ripeto da sempre, si tratta di terapie sartoriali, necessariamente da adattare alla riposta clinica delle pazienti. Quindi oltre all’accuratezza della scelta del preparato, compito del prescrivente rimane un’attenta valutazione del feed-back della donna/coppia, con dinamica modulazione dei dosaggi.

Dr. Maria Cristina Iannacci

Spec. in Ginecologia e Ostetricia

Perf. in Sessuologia Clinica