Dr.ssa Maria Cristina Iannacci
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Perfezionata in Sessuologia Clinica, Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia/Omotossicologia
Menopausa precoce… ma ora in gravidanza!
Mi chiede una consulenza per infertilità una giovane donna di 29 anni, in procinto di sposarsi, disperata per una diagnosi posta da due colleghi ginecologi di menopausa precoce.
Barbara, titolare di un piccolo centro estetico, dopo anni di assunzione della pillola contraccettiva, decide di sospenderla e fare accertamenti preventivi per programmare una gravidanza. Durante un controllo ecografico viene posta diagnosi di utero subsetto e sottoposta ad asportazione del setto per via isteroscopica. Dopo l’intervento le mestruazioni tardano ad arrivare e, dopo mesi di pazienza, un successivo esame ecografico con dosaggio di FSH al 2° giorno del ciclo induce il ginecologo curante a porre diagnosi di POF (fallimento ovarico precoce). Il secondo ginecologo consultato nel confermare la diagnosi invita Barbara a pensare ad un futuro riproduttivo mediante ovodonazione. La paziente è in totale amenorrea con qualche vampate di calore ed è molto demoralizzata.
La paziente si rivolge a me dopo aver letto sul mio blog del caso di una gravidanza in donna con amenorrea.
Spiego alla bella e dolce Barbara che, a differenza della sindrome dell’ovaio policistico, in cui la riserva ovarica è molto ricca e va risvegliata, nel suo caso la stimolazione con le medicine d’avanguardia (medicina tradizionale cinese, cioè agopuntura, farmacologia e dietetica tradizionali cinesi, omotossicologia in chiave PNEI ecc..) prevede più livelli di intervento: un livello molto “alto” che regoli le connessioni tra psiche, epifisi, ipotalamo e ipofisi (quindi la “metabolizzazione” dei pensieri ed emozioni che interferiscono con la normale circolazione delle energie vitali, se volete chiamatelo stress!), un livello intermedio che coinvolga l’ovaio nella sua produzione della cellula uovo e degli ormoni della sessualità ed infine un livello più corporeo, più periferico, per regolare con il giusto apporto di nutrienti l’acqua e il grasso corporeo, l’energia mentale e fisica e soprattutto il sangue.
La mia è una proposta di intervento, della durata di alcuni mesi (2-6-12…) che dopo la spiegazione richiede necessariamente un periodo di “digestione” del programma, di accettazione dello stesso e di filtrazione nonché modifica in accordo con la disponibilità e la fiducia nutrita dalla paziente.
Barbara accetta la proposta terapeutica.
Partiamo con consigli dietetici, prodotti omotossicologici in associazione, ovvero Melatonina e Serotonina in low dose e Senectus F, integratori alimentari secondo la farmacologia cinese che nutrano il sangue e promuovano la mestruazione, SI WU TANG e XYAO YAO SAN, agopuntura secondo lo schema dell’Università di Nanjing da me modificato e programmiamo dopo un paio di mesi controlli ecografici per monitorare una auspicata ripresa dell’ovulazione.
Dopo un paio di mesi, la paziente si sente meglio fisicamente, è meno oppressa dai pensieri negativi sulla sua situazione e più orientata ad organizzare il suo matrimonio. Dal punto di vista strettamente ginecologico, noto una ripresa dello spessore della rima endometriale e la comparsa di qualche follicolo nelle ovaie. Aggiungo del Progesterone low dose, D6, per favorire almeno la comparsa di qualche perdita mestruale, elemento che psicologicamente aiuterebbe notevolmente una sempre più impaziente Barbara.
Dopo 4 mesi di terapia e qualche mestruo, avendo la paziente letto di terapie dell’induzione dell’ovulazione con Clomifene citrato (che io non gradisco ma che lei vuole fortemente provare) e dovendomi assentare per qualche settimana, sospendiamo le sedute di agopuntura per un mese e non mi oppongo all’assunzione per 5 giorni di tale farmaco, continuando le terapie low dose. Barbara non rimane gravida, anzi sviluppa enormi cisti ovariche con dolori pelvici non indifferenti.
Per i mesi successivi consiglio di non agire così violentemente sulle ovaie ma riprendere la stimolazione più “naturale” unicamente con le terapie alternative. Nel monitorare la regressione delle cisti ovariche invito la paziente a mantenere una normale attività sessuale, chiedo di non lavarsi subito dopo il rapporto e di continuare l’assunzione di acido folico.
Un mese prima del matrimonio arriva una telefonata, un test di gravidanza positivo, meno di un anno dopo la terribile diagnosi di menopausa precoce. La gravidanza procede bene, la coppia si è sposata e fra qualche mese arriverà il desiderato cucciolo…
Felicissima per Barbara e consorte! Auguri!
Commento
La terapia con medicine d’avanguardia rappresenta una valida alternativa alle terapie classiche, allopatiche che si usano da tempo nel campo dell’infertilità. In alcuni casi medicine alternative e medicina occidentale vengono associate per un maggior tasso di successo nei Centri di PMA ma nei casi di infertilità inspiegata, fattore maschile o femminile non grave o nel caso di età materna avanzato o POF le sole medicine di avanguardia hanno un razionale di impiego. Sono infatti in grado per se di aiutare entrambi i componenti della coppia infertile non sostituendosi all’alterato funzionamento riproduttivo bensì inserendosi come supporto biologico rivolto a stimolare energie o potenzialità sopite o bloccate da invecchiamento, stress, inquinanti atmosferici o ambientali. Gli effetti collaterali sono assenti, i benefici sul benessere psico-fisico e sessuali apprezzabili velocemente. I tassi di successo in termini di bimbo in braccio di queste metodiche rappresentano l’oggetto di un successivo articolo.
Maria Cristina Iannacci