Dr. Maria Cristina Iannacci
Ostetrico-ginecologa
Sessuologa Clinica
Medico-agopuntore
tel. 335.6341890
1. La novità!!!!
Sono tante le motivazioni che spingono l’uomo a chiedere una consulenza al sessuologo. Curiosamente, ma non troppo, negli ultimi tempi viene sempre più richiesto un aiuto per risolvere problemi sessuali nei rapporti con una nuova partner.
Può trattarsi del ragazzo che finalmente incontra colei che reputa la “donna della sua vita” , dell’uomo che passa con estrema disinvoltura da un letto all’altro e, quando meno se l’aspetta, scivola su un lenzuolo ruvido, oppure del pater familias che incappa in un innamoramento paralizzante.
Gli episodi raccontati si somigliano tutti un po’.
L’inaspettata defaillance viene descritta come erezione persa sul più bello, erezione scarsa e comunque non “come mio solito”, assenza di qualsiasi reazione del corpo, eiaculazione anticipata, prima dell’introduzione o senza erezione, eiaculazione impossibile… Le difficoltà sessuali che si manifestano come fulmine a ciel sereno con una determinata compagna, magari dopo anni e anni di esperienze sessuali soddisfacenti, gettano l’uomo in un profondo sconforto.
Un’attenta anamnesi, cioè l’accurata raccolta di dati oggettivi (cosa succede) e soggettivi (cosa provo, come mi sento) permette di chiarire i fatti.
L’elemento centrale è un singolo episodio di insufficienza sessuale accompagnato da una sensazione di inadeguatezza sia per l’insuccesso in sé sia per la (paura della) reazione della partner. Il vissuto del soggetto in questione è permeato di ansia ed angoscia e i pensieri ricorrenti sono “cosa mi sta succedendo?”, “sono malato” e “mi capiterà ancora?”
Tutti gli esseri umani, uomini o donne che siano, nel corso della loro vita possono sperimentare episodi di inadeguatezza sessuale, per i motivi più diversi e nelle occasioni più inaspettate .
Quando la risposta sessuale è inadeguata?
Facciamo un passo indietro…
Una risposta sessuale adeguata nasce dall’integrazione di elementi organici (il corpo), psicologici (la mente) e relazionali (l’altro). E’ lo stato psicologico del soggetto al momento dell’incontro che permette questa integrazione e il conseguente abbandono alle sensazioni e alle fantasie, pur nella consapevolezza del tempo presente, dei propri pensieri e della presenza dell’altro.
Ma se l’ambiente non è tranquillizzante e prevale la paura di essere scoperto, se elementi prettamente corporali, olfattivi o visivi, non sono accettabili, se il senso di colpa si fa sentire (o colpisce senza farsi sentire), se la partner evoca sensazioni od emozioni inconsciamente disturbanti, o “pretende” una prestazione, se, dopo un lungo corteggiamento, l’uomo sente di doversi dimostrare non solo abile conquistatore ma anche amante esperto e capace, se la stanchezza prevale sul desiderio…. il rapporto può non essere gratificante, se non totalmente fallimentare.
Fin qui siamo tutti sulla stessa barca, può succedere a tutti di sperimentare un incontro sessuale non altezza delle aspettative.
E’ la reazione al singolo episodio che fa la differenza.
Vedremo perché.